Ricordo che uno dei primi libri biografici di artisti che ho letto fu proprio uno che parlava di Keith Haring. Quando ho saputo dell’esistenza di questo libro a misura di bambino non ho potuto resistere: dovevo leggerlo ai cuccioli.
Il libro edito da ARKA EDIZIONI nella collana Perle d’arte, con testi di Matthew Burgess e illustrazioni del bravissimo Josh Cochran, è stato un vero e proprio successo per la lettura condivisa.
Ripercorrendo la vita di un artista famoso in tutti gli angoli della terra i bambini possono ascoltare una storia realmente accaduta che parla sì di successo, ma soprattutto di tutto quello che risiede dietro a questo.
Infatti la vita di Haring non è sempre stata sbrelluccicante, anzi. Però la sua indole artistica e la predisposizione a fare qualcosa di straordinario erano radicate in lui fin dall’infanzia.
Una famiglia numerosa e tante sorelle con le quali giocare e un padre che condivideva con lui momenti creativi hanno acceso un lume che non si sarà più spento.
E come la storia di Haring ci ricorda, instillare un seme in un bambino equivale a veder sbocciare qualcosa di speciale nell’adulto che diverrà.
Keith Haring portava con sé sempre un pennarello nero per poter disegnare ovunque volesse e dove i bimbi che incontrava desideravano. Disegnava sulle loro magliette, sui jeans o addirittura sugli skateboard.
Il libro offre molti spunti per lavoratori artistici. Appena letto noi ci siamo ritrovati con le mani dipinte di tempera blu a fare impronte che poi abbiamo appeso. Abbiamo fatto il gioco di iniziare un disegno e farlo terminare a chi ci stava accanto.
Mai libro è stato più riuscito di questo che è riuscito a trovare un perfetto equilibrio tra il messaggio da passare tramite la narrazione e la voglia di tuffarsi nel mondo dell’arte come il suo protagonista.
Consigliatissimo.