Due vite – Emanuele Trevi – Vincitore del Premio Strega 2021

by La Libraia

Recensione di Due vite di Emanuele Trevi

Romanzo biografico che rievoca le vite degli scrittori Rocco Carbone e Pia Pera. La voce narrante è quella dell’autore Emanuele Trevi, legato ai due scrittori da un’ancorata amicizia, tema principale della composizione. Il libro inizia parlando dei loro primi incontri fino ad arrivare alla prematura morte di Carbone e Pera. La suddivisione delle loro vite in capitoli alternati, che ne risalta le differenze di visione e quelle caratteriali, ricorda vagamente la composizione Vite Parallele di Plutarco.

La vita di Rocco Carbone e Pia Pera

Rocco Carbone viene descritto come un uomo molto pretenzioso, sia in ambito lavorativo, sia negli affetti – questa sua incessante necessità di vivere le relazioni con fervore porterà Trevi ad allontanarsi dall’amico per qualche tempo. Il ricongiungimento arriverà pochi anni prima della morte di Carbone, avvenuta in un tragico incidente in motorino. L’autore sembra non essersi tuttavia perdonato per il precedente distacco e il senso di colpa lo accompagnerà fino a quando non sarà in grado di terminare il romanzo postumo di Carbone.

Pera, traduttrice e autrice di grande valore, rimarrà invece una costante nella vita di Trevi. Viene elogiata per la sua bontà d’animo (nel fondo dell’animo di Pia, anche nei momenti più difficili e disperati, resisteva sempre una vocazione inestirpabile ad accudire, proteggere – esseri umani, animali, vegetali. P.23) e il suo aspetto da signorina inglese in contrapposizione al carattere imprevedibile e sfrontato. La morte di Pera, sopraggiungerà a termine di una logorante malattia degenerativa.

Trevi racconta la loro vita con la lente d’ingrandimento dell’amicizia

Quella dell’autore è una testimonianza genuina, che delinea gli aspetti più umani ed intimi dei due amici evitando di trasformare il libro in un memoir di puro elogio, lasciando ampio respiro alla storia della loro carriera letteraria. Il tema della transitorietà della vita ha un ruolo indiscusso nel romanzo e viene messo in risalto dal paragone costante con l’elemento della Natura, eterna e inscalfibile. 

Stile

La padronanza stilistica è fitta di intarsi di vocabolario e vezzi dell’autore in quanto a riferimenti storici e letterari. L’unica nota un po’ ampollosa è data dal ripetersi degli elementi che parlano del destino dell’uomo. Trevi infatti dona valori fatalistici a diversi episodi legati ai suoi amici. (P.67 storia dell’uccellino che cade morente mentre lui è al telefono con Rocco, P.101 il destino rivela le sue doti di grande e geniale scultore P.113 “la pena decretata dalla legge universale”). Allo stesso tempo, questo argomento ha la capacità di rendere la storia intima ed empatica evocando il tema della caducità umana.

Vincitore del Premio Strega 2021, Due vite di Trevi è un libro che quando finisci l’ultima pagina ti fa sperare di poter trovare almeno una volta nella vita, amicizie come quelle narrate.

Nota sull’autore.

Trevi, scrittore e critico letterario, è stato anche traduttore ed editore per la casa editrice Fazi. Ha fatto parte della giuria del premio Calvino e del premio Alice; collabora con testate giornalistiche quali la Repubblica, La Stampa e Il Manifesto. Esordisce nel 2003 nella narrativa grazie a I cani del nulla edito da Einaudi.

Potete trovare il libro cliccando qui.

Lascia un commento