Quali sono le fasi per una corretta revisione di un manoscritto?

by La Libraia

Buongiorno scrittori!Ecco la seconda puntata dei consigli di scrittura.

Oggi parleremo della revisione, quel tasto dolente per molti aspiranti autori ( ma anche per molti professionisti).

Avete il vostro manoscritto, siete euforici perché avete appena scritto la parola fine e vorreste unicamente mandare il vostro libro in stampa.

E’ un sentimento normale volersi allontanare, quasi fuggire dalle parole scritte fino ad ora. Un misto tra amore e repulsione. Questo è il momento ideale per lasciar riposare il proprio libro e i vostri neuroni.

In questa fase di riposo la vostra mente dovrebbe spaziare e rilassarsi per prepararsi al passaggio più importante di tutti: la riscrittura.

Per quanto possa sembrarvi assurdo e ostico da accettare, come diceva il saggio Raymond Carver

Scrivere è riscrivere.

Scrivere equivale a revisionare, correggere, rivedere, mettersi in gioco.

Tra di voi ci saranno due tipologie di scrittori:

  • FRETTOLOSI – Quelli che pensano di aver concluso il loro lavoro non appena hanno terminato l’ultima frase. Cercano la mail della casa editrice e vogliono immediatamente inviare il proprio manoscritto, così com’è.
  • PERFEZIONISTI – Quelli che se il romanzo non è perfetto al 100%, in ogni sua virgola e sfumatura, mai e poi mai avrebbero il coraggio di farlo leggere. Neppure alla nonna. Spesso questi autori si sentono demoralizzati e sempre troppo lontani dalla meta della pubblicazione.

Sia che tu sia un autore che desidera arrivare all’autopubblicazione, sia che il tuo desiderio sia quello di firmare un contratto con una casa editrice, sappilo, non puoi esimerti dalla fase di revisione. La revisione avviene rileggendo il testo e cercando di migliorarlo. Successivamente potrete avvalervi di professionisti come editor e correttori di bozze, ma voi siete i “genitori” del vostro testo, e se volete fare un buon lavoro, ora tocca a voi rimboccarvi le maniche.

Se appartieni al primo gruppo, cioè sei uno scrittore frettoloso, come minimo dovrai rileggere e revisionare il tuo manoscritto non meno di 6 volte, per il secondo gruppo, cioè i perfezionisti, possiamo scendere a 4 revisioni visto che avrete fatto le pulci al testo durante la prima stesura.

A mio parere le fasi di una revisione sono le seguenti:

  • Concentrarsi sulla struttura generale. Pensa che il lettore non sa nulla dell’idea che avevi in mente quando hai deciso di iniziare a scrivere la tua storia, quindi devi essere certo che la trama abbia sempre un intreccio logico ben comprensibile. Inutile pensare in questa fase di correggere le specificità del testo se il quadro generale è debole.

  • Dopo un paio di revisioni sul piano generale del testo sarai pronto a cesellarlo in tutte le sue parti. In primis riguarda i tuoi personaggi: sono ben descritti? il lettore potrà conoscerli a fondo ed entrarci in empatia? Hai inserito abbastanza ostacoli durante il loro percorso che si risolveranno nella trama?Ricorda, solo gli ostacoli ( o sgambetti) rendono il testo vero e sincero.

  • Revisiona i dialoghi. Una scena senza dialoghi risulta irreale e soprattutto può essere molto pesante per il tuo futuro lettore. Il dialogo spezza le descrizioni ed alleggerisce il testo. In questo momento se hai in mente una determinata casa editrice al quale inviare il manoscritto, sarebbe buona norma studiare come struttura i dialoghi nei libri che pubblica e impostare i tuoi di conseguenza.

  • Revisiona ogni scena, ogni singola scena. Ha senso al fine della narrazione? Ha un contenuto forte e diretto? Oppure è solo lungo elenco della spesa pieno di aggettivi e descrizioni lunghissime ( e noiose?).

  • Revisiona i refusi e la grammatica solo all’ultimo. Inutile correggerli prima se la struttura e le scene sono ancora da riguardare con attenzione.

  • Se vi rendete conto che un capitolo non vi piace più come prima non andate avanti a cancellare e riscrivere ogni singola riga. Prendete un bel foglio word bianco candido e provate a riscrivere da zero l’intero capitolo. Sarete stupiti dal risultato.

Prima di approcciarvi all’ultima revisione, mi raccomando, fate riposare il vostro testo almeno un mese e mezzo. Solo così avrete abbandonato l’orgoglio delle parole appena scritte e potrete arrivare lucidi all’ultimo passaggio fondamentale per il vostro manoscritto.

E voi a quale tipologia di scrittori appartenete? Io lo ammetto, appartengo al secondo gruppo.

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