Racconti dalla Linea Blu – Linda Auria

by La Libraia

La storia che vi racconterò oggi parla di un viaggio su una linea del tempo immaginaria, in un luogo indefinito, in un futuro presente.

Se pensate che quello che ho appena scritto non abbia senso, spero di farvi ricredere, come Linda Auria ha fatto con me, rapendo ogni singolo secondo che ho dedicato al suo romanzo distopico: Racconti dalla Linea Blu.

Siamo dopo la Grande Pandemia, e sopratutto, dopo la Grande Quarantena, indicativamente tra il 2020 e il 2030.

Una Voce Narrante femminile ci racconta cosa è accaduto quando durante le Riunioni dei Vertici del Mondo decidevano del futuro degli esseri umani. 

Tutte le regole da noi conosciute sono state rovesciate, prima tra tutte, la percezione del tempo.

Gli uomini, passata l’estate lasciva dopo la prima Quarantena, rinchiusi nuovamente dentro le mura delle loro abitazioni, stavano iniziando a dare di matto, quindi per il loro bene, venne sancito che il tempo doveva essere eliminato.

Unico ausilio il Sei in Tempo, un orologio che senza lancette e numeri, suonava quando arrivava un momento importante da prendere al volo. Carpe Diem. 

Così piano piano gli anni sarebbero stati percepiti come mesi, e 12 ore di lavoro sarebbero apparse molto più brevi.

La storia viene articolata raccontando la vita dei personaggi che usano la Linea Blu, la metropolitana del centesimo piano dei grattacieli. 

Ho amato lo scrittore che seduto dall’ultima fila della Linea, osserva i passeggeri alla ricerca di ispirazione per le sue storie incomplete. I ristoratori, che sognano come potrebbe essere il loro ristorante, uno di quelli che non esistono più, con le tovaglie a quadri e cibo non destrutturato in frittate e frullati energetici.

Infatti in questo futuro non troppo improbabile, tutto viene misurato in energia, anche il caffè può essere scelto energia 5, “ideale per procrastinatori e operai”. 

Ma in assoluto, il Tappezzatore di Soffitti è pura magia. Un uomo che riproduce su commissione i cieli all’interno delle case. 

“C’era chi si faceva installare le stelle cadenti di San Lorenzo sul soffitto della camera da letto, chiedendo di catturare proprio quella che avevano visto insieme, nello stesso istante”

Le persone vivono come automi, facendo e ripetendo sempre le stesse azioni, proprio come nella Riunione dei Vertici del Mondo hanno deciso, per il loro bene

100 linee metropolitane che non si incontreranno mai.

Ma un’anomalia, un segreto inconfessabile custodito a costo della vita riuscirà a sovvertire l’ordine delle cose?

Romanzo d’esordio di Linda Auria, dove le pagine si mangiano come fossero ciliegie colte dall’albero a Giugno. Pagina dopo pagina troverete le sue coloratissime illustrazioni, che fanno subito pensare ad un collegamento con l’arte di Andy Warhol, che della serialità industriale e dei colori pantone ha fatto un marchio di fabbrica. 

Io ho conosciuto Linda tramite il suo profilo Instagram (@raccontisullenotedelliphone) e sono profondamente colpita dal fatto che la freschezza e il pensiero non convenzionale che applica alle sue rappresentazioni, è riuscita a trasporli anche nelle parole.

Da leggere! Potete trovare il romanzo su Amazon.

A presto, sulla Linea Blu.

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